Istituto Cortivo e AGCM

Nel maggio 2009 abbiamo dedicato un post all'Istituto Cortivo, del quale avevamo notato una certa difficoltà a dare informazioni sui corsi tenuti e invitavamo ad essere molto cauti con la loro offerta che non ci pareva convincente.

Andrea ci segnala che l'AGCM ha nel frattempo multato (55 mila Euro) l'Istituto Cortivo in quanto ha ritenuto che presentasse informazioni in modo ingannevole. E a noi sembra il caso di riportare questa notizia, anche se ormai non più freschissima.

A parte che sul sito dell'AGCM, non abbiamo trovato molte tracce del provvedimento. Nel parla il Mattino di Padova in un articolo del marzo 2010, dal titolo Pubblicità ingannevole a Padova super-multa all'Istituto Cortivo.

Secondo il Mattino, i motivi che hanno portato alla sanzione dell'AGCM sarebbero da cercarsi nelle proteste di studenti che avevano seguito i corsi del Cortivo senza rendersi conto che "il titolo rilasciato ha mera valenza privata e non ha nessun tipo di rilievo nelle strutture pubbliche" e aspettandosi un supporto da parte del Cortivo per la realizzazione di stage susseguenti ai corsi, che invece sarebbe mancato.

Sul sito dell'Istituto, cortivo.it, viene riportata la loro reazione alla sentenza ("Pubblicità ingannevole? Ma quando mai!") e notiamo come ora venga meglio specificata la valenza del corso: "Al termine del ciclo di formazione, l'Istituto Cortivo rilascerà un Attestato di Profitto con votazione finale e validità privata, non valutabile come qualifica professionale nei concorsi ed incarichi presso strutture pubbliche."

Rimandiamo al documento dell'AGCM per le motivazioni che hanno spinto il Garante a comminare la multa. A seguire, per i più pigri, riportiamo un nostro riepilogo di quanto abbiamo letto.

Nel provvedimento 20616 del 22 dicembre 2009 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato tratta il comportamento dell'Istituto Cortivo e in particolare di come venivano pubblicizzati i loro corsi per Operatore Socio Assistenziale per l'infanzia, Operatore Socio Assistenziale per gli anziani,
Operatore Socio Assistenziale per le dipendenze, Operatore Socio Assistenziale per i disabili, Operatore Multiculturale,
Assistente Turistico per disabili e Amministratore di sostegno.

L'ipotesi che ha portato all'apertura della pratica è che le informazioni fossero presentate in modo ingannevole.

Una interessante notazione a latere ci mette a parte del fatto che, almeno in Emilia Romagna, la qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS) si consegue corsi di formazione solitamente completamente gratuiti.

Dato che l'Istituto Cortivo ha propagandato i suoi corsi anche per mezzo stampa e via internet, è stato chiesto il parere anche al Garante per le Comunicazioni, che ha ritenuto il loro modo di operare scorretto in quanto:
- erano omessi o non forniti con la sufficiente evidenza informazioni essenziali sui servizi offerti;
- le informazioni che venivano date sono state considerate non esaurienti né oggettive, finendo per essere fuorvianti o condizionanti;
- le omissioni informative sono state considerate gravi, al punto che non viene considerato accettabile il rinvio ad altra fonte.

Le valutazioni dell'AGCM includono questi commenti:

Le professioni assistenziali di base nel pubblico impiego sono disciplinate e regolamentate a livello regionale, in alcuni casi la figura dell'Operatore Socio Assistenziale è stata addirittura soppressa. L'Istituto Cortivo ha sede e opera in regioni in cui per accedere alle professionalità che sono in oggetto ai corsi proposti, occorre seguire un diverso iter formativo.

In pratica: in quei casi i corsi del Cortivo risultano inutili.

La qualifica di Operatore Socio Sanitario, figura riconosciuta a livello nazionale, è ottenibile solo tramite formazione offerta dalle Regioni e Province autonome.

Dunque, le informazioni sull'effettiva spendibilità della formazione offerta dal Cortivo erano carenti al punto tale da essere considerate ingannevoli dal Garante, in quanto omettevano informazioni essenziali di cui il consumatore medio ha bisogno per prendere una decisione consapevole di natura commerciale, inducendolo così ad assumere una decisione che non avrebbe altrimenti preso.

Per il corso relativo alla figura di Amministratore di sostegno, l'ingannevolezza sarebbe stata nella natura stessa del corso. Spetta infatti al giudice tutelare nominare con decreto l'amministratore di sostegno, e inoltre è sancita l'assoluta gratuità dell'incarico dell'amministratore di sostegno.

Per quanto riguarda il tirocinio, è risultato dagli atti che la ricerca dello stage era lasciata all'iniziativa dello studente, mentre il materiale pubblicitario dell'Istituto Cortivo faceva pensare perlomeno un maggiore impegno da parte dei formatori.

In seguito a ciò, la pratica commerciale che era perseguita dal'Istituto Cortivo viene indicata dal Garante come "manifestamente scorretta e grave".

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